Brasile

Brasile


Se sognate una terra in cui il sole splende tutto l’anno, le acque sono tiepide e spumeggianti, le palme da cocco ondeggiano al ritmo della brezza marina e l’atmosfera vivace di ogni sua città vi coinvolga… Il Brasile è la destinazione ideale per la vostra prossima avventura: qui, tutti questi elementi si abbinano armoniosamente donando al viaggiatore esperienze memorabili. Da oltre quarant’anni Dimensione Turismo si è concentrata su questa terra ricca di meraviglie, fino a renderla la meta di elezione che più di ogni altra ha contraddistinto la storia dell’azienda.

Il Brasile è una repubblica federale dell’America Latina ed è il quinto stato più grande del mondo oltre che ad essere una delle economie a più rapida crescita. Tranne che per un piccolo numero d’isole, è costituito da un’unica e continua estensione territoriale e l’Oceano Atlantico occupa tutta la costiera est del Paese, offrendo 7.367 km di coste. L’origine del suo nome non è molto chiara: alcuni storici sostengono che derivi da “Pau Brasil” un albero che si trova in abbondanza lungo la costa del Paese e che i portoghesi iniziarono ad esportare in Europa per la fabbricazione di tinture naturali; altri invece sostengono che derivi da “Hy Brazil”, un nome associato ad un’isola immaginaria lungo le coste dell’Irlanda.

La storia
Nel 1500 i primi portoghesi sbarcano in quella che oggi è la città di Porto Seguro battezzata ai tempi come isola di Vera Cruz. Ma la vera colonizzazione portoghese iniziò nel 1530 e circa 29 anni dopo fu fondata Salvador de Bahia, la capitale dei 12 feudi che formavano il Brasile. Attratti dalle ricchezze del Paese, anche i francesi e gli olandesi cercarono di stabilirsi nella zona, ma furono entrambi sconfitti e costretti a lasciare il Brasile nella prima metà del XVII secolo.

Sempre nello stesso periodo vennero deportati gli schiavi dall’Africa per la coltivazione del tabacco e della canna da zucchero (si dice che fino al 1888, anno dell’abolizione della schiavitù, si contavano più di 4 milioni di schiavi deportati). Come per altre colonie europee, la popolazione indigena era contraria al dominio portoghese e questo malumore sfociò in numerose rivolte alle quali si unirono anche gli schiavi africani. E nella seconda metà del XVII sorsero i primi movimenti indipendentisti favoriti anche dall’aumento delle imposte che la Corona Portoghese esigeva.

Nella seconda metà del secolo successivo fu abolito il sistema feudatario in favore dell’accentramento del potere nelle mani del vicerè e la capitale fu trasferita a Rio de Janeiro nel 1775. Nel 1808 il Re del Portogallo, a seguito dell’invasione francese, fu costretto a fuggire in Brasile e successivamente tornò in Portogallo lasciando l’incarico di reggente del Brasile al figlio Pietro. Nel 7 settembre del 1822 Pietro proclamò l’indipendenza del Brasile favorito dalla perdita di potere della Corona Portoghese. E verso la fine del secolo, a seguito di una rivoluzione pacifica, il monarca fu costretto ad abdicare e venne instaurata la Repubblica.

Cultura e lingua
Il mix di razze ha fatto del Brasile un Paese con una cultura ricca e allo stesso tempo unica. In principio la mescolanza razziale è avvenuta tra l’indio, l’africano e il portoghese, ma nel giro di poco tempo sono arrivati migranti da tutto il mondo. Il portoghese è la lingua nazionale, anche se esistono ancora molti brasiliani discendenti da immigranti che parlano il tedesco e l’italiano, specialmente nelle città del sud del Paese. Il risultato di questa ricchissima mescolanza consiste in un popolo vitale e aperto al nuovo, portatore di tradizioni e creatore di culture inedite e meticce, che solo in Brasile si può avere il privilegio di incontrare e conoscere.

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