Cenni storici

Cipro


La straordinaria storia di Cipro, che affonda le proprie radici nel Paleolitico, tra il 10.000 e il 9.000 a.C., è così densa di avvenimenti e così ricca di incontri tra identità culturali e religiose diverse, che appare come un intricato, vorticoso e appassionante racconto. Si può definire come la cronaca di una civiltà meravigliosa, sviluppatasi in una mescolanza di influenze orientali e occidentali che l’hanno attraversata nel tempo, talvolta opponendosi ferocemente, talvolta convivendo armoniosamente. La sua posizione strategica nel Mar Mediterraneo l’ha resa una terra di conquista per l’Impero Romano e teatro di lotte tra Venezia e l’Impero Ottomano.
Reperti archeologici hanno conclamato i contatti con la civiltà cretese e micenea; fonti scritte testimoniano che nell’VIII sec. a.C. veniva realizzata l’organizzazione in città-stato indipendenti, ispirate al modello della Polis greca. In questo periodo colonie fenicie s’insediarono sulla costa orientale dando origine a quella che sarebbe diventata la città di Larnaca. Altre fonti documentano il dominio assiro e quello egiziano; Cipro strinse rapporti commerciali intensi con Atene e Alessandria d’Egitto e l’ellenismo si diffuse nell’Isola durante il regno di Tolomeo.
Diventata provincia romana dal 58 a. C. dopo la scissione dell’Impero Romano, l’isola fu assegnata a quello d’Oriente. Sperimentò come un unicum l’amministrazione congiunta di arabi e bizantini per oltre tre secoli, grazie all’accordo straordinario, raggiunto nel 688, tra l’imperatore Costantino e il califfo Abd al-Malik. Durante il periodo delle Crociate, nel 1192 Cipro, che rappresentava una tappa cruciale nella rotta per la Terra Santa, fu occupata dall’esercito del re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone; il suo obiettivo primario era raggiungere Gerusalemme perciò decise di vendere l’isola ai Templari.
La storia di Cipro ha conosciuto quindi l’occupazione dei Franchi, fondatori del Regno di Cipro con la conseguenza che il latino lingua ufficiale fu sostituito dal francese e solo più tardi, il greco diventò la seconda lingua. I cattolici confinarono i greci ortodossi nelle campagne ma il casato dei Lusignano, nobile famiglia tra le più potenti di Francia e Europa, insediatosi nell’isola prima con Guido, re di Gerusalemme e poi col fratello Almarico II, riconobbe infine l’indipendenza della Chiesa Ortodossa.
Nel XIII sec. con Federico II di Svevia, lo “stupor mundi”, Cipro diventa uno stato feudale e un centro commerciale tra i più importanti nel Medioevo, punto di congiunzione tra Europa, Asia e Medio Oriente. Nel 1373 fu conquistata dai genovesi. Nel 1489 per circa un secolo l’isola passa alla dominazione della Serenissima: Cipro fu donata a Venezia da Caterina Cornaro, ultima regina dei Lusignano. L’egemonia della repubblica marinara si concluse con l’invasione nel 1571, in seguito al famoso e cruento assedio di Famagosta, delle armate dell'Impero Ottomano. Per lungo tempoperò continuarono a esistere forti legami di natura ideologica, letteraria e commerciale con Venezia. La sovranità turca durò fino al 1878 quando con la “Convenzione di Cipro” fu concessa per quasi un secolo l’amministrazione governativa alla Gran Bretagna.
Dopo ripetuti negoziati fra i governi di Gran Bretagna, Grecia e Turchia e i rappresentanti delle due comunità cipriote, nel 1959 fu infine raggiunto l’accordo che avrebbe condotto all’indipendenza, proclamata nel 1960 con una serie di garanzie per la minoranza turca. La Costituzione sanciva così la rappresentanza politica di ambedue le comunità con un presidente Makàrios, arcivescovo capo della Chiesa Ortodossa e un vicepresidente Fazil Kutçuk, leader turco-cipriota. Nel 1974 un colpo di Stato militare ha estromesso Makàrios e iniziato il processo di annessione alla Grecia. L’anno dopo la Turchia ha occupato la parte settentrionale dell’isola proclamando la Repubblica di Cipro Nord.
La Repubblica di Cipro, greco-cipriota, è membro della Comunità Europea.

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